Lamæntinus

Cose di cui francamente nessuno sentiva il bisogno

Altro che post-verità: l’era della post-logica (o della logica “così com’è”)

Da un dialogo immaginario fra Estragone e Vladimiro.

Post-verità, post-ironia, sono parole in qualche misura corrette, descrittive di qualcosa, ma anche sfumate. Dal post-moderno in poi è andata così, e questo qualcosa ci insegna. Ma forse oggi sfugge il punto.

Sono tutti concentrati sui fatti, sul vero e sul falso. Fortunatamente almeno i cosiddetti “debunker” ce li siamo un po’ scrollati di dosso. A me sembra che il problema enorme, che se messo a fuoco eviterebbe tutta una serie di problemi connessi, è invece nella logica delle affermazioni. Il problema è la consecutio, questa sempre più sconosciuta. Per cui ad A non consegue più B, ma nemmeno C, quanto piuttosto banana. Vecchio Angelo Mezzanotte scriveva Jack Kerouac.

Facciamo un esempio. Ansa, 4 maggio 2025: “È l’odio ad alimentare la guerra che ormai devasta da oltre tre anni l’Ucraina. Un ‘odio tremendo’ tra due uomini, Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Tanto che ‘forse, la pace non è possibile’. È l’amara constatazione di Donald Trump che però non rinuncia alla speranza di arrivare alla fine della guerra, e nella stessa intervista evoca ‘ottime possibilità di farcela’”.

Quindi, nell’arco di poche righe, si passa da un dubitativo – “forse no” – a un più che possibilista – “ottime possibilità di”. Senza alcuna soluzione di continuità, siamo di fronte a una forzatura logica enorme, pronunciata dal presidente degli USA, e riportata di buon grado così com’è. “Così com’è” è il modo in cui alcuni mercatini dell’usato etichettano dei prodotti quando sono usurati o un po’ rotti. Ecco, la comunicazione contemporanea è retta sempre di più su una logica “così com’è”, un po’ rotta. Come se tali dichiarazioni fossero perfettamente chiare, quando invece esibiscono una contradictio in adiecto che farebbe impallidire Beckett.

Questo è un esempio lampante di ciò che chiamerei società della post-logica. Dove le cose non sono conseguenti, e la confusione regna sovrana. Attenzione: una società così impostata diventa pericolosa. Perché possono capitarci, a noi cittadini, “utenti” di questa società, cose anche molto brutte, se chi ce le fa subire non si pone nemmeno il problema di porvi una logica, giusta o sbagliata che sia.

È la grande confusione sotto il cielo, che qualcuno ricorderà, e che per qualcuno rende la situazione certamente eccellente.

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