Tremate cittadini Italiani, ché il Governo alacremente si adopra per i nostri diritti, con grande senso della priorità. Si pensi alla fondamentale revisione della legge che regola l’attività venatoria sul suolo italiano. Finalmente, tutti noi, potremo dormire sonni più tranquilli.
Non sentivate il bisogno urgente di un aggiornamento? Eccolo, pronto per voi, con un nuovo disegno di legge, che – per inciso – lavora nell’ottica ben precisa di dare un segnale forte: l’Italia è una grande nazione, che ama la caccia! Più caccia per tutti!
A leggere i 18 articoli della bozza del DDL viene quasi da urinarsi addosso dal ridere (della stessa risata che ci seppellirà). Pensiamo all’8, in cui si regolamentano le armi consentite per sterminare uccellagioni e selvaggine, come: “il fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce, di calibro non superiore al 12; il fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6 dotato di caricatore omologato o catalogato; il fucile a due o tre canne (combinato), di cui una o due ad anima liscia di calibro non superiore al 12 ed una o due ad anima rigata di calibro non inferiore a millimetri 5,6 […]”.
Un tecnoletto sorprendente, quello delle armi (da caccia beninteso, sia mai che qualcuno si confonda). Ma poi abbiamo anche la revisione delle giornate e degli orari settimanali permessi, la fondamentale riapertura dei roccoli, il permesso di caccia “nei territori e nelle foreste del demanio statale, regionale e degli enti pubblici in genere”, e così via. Leggo su cacciamagazine che già il 20 giugno 2024 il tema scottantissimo era sul tavolo: “La maggioranza intende inoltre estendere la durata sia della giornata di caccia (per gli ungulati fino a tre ore dopo il tramonto, Fratelli d’Italia; per anatidi e turdidi da appostamento fino a mezz’ora dopo il tramonto, Lega) […]”. Capito? Fratelli d’Italia è più interessata agli ungulati, mentre la Lega invece si dedica maggiormente ad anatidi e turdidi (chissà se sanno cosa vuol dire turd in inglese). È tutto inquietante, è tutto sinistro. Vi siete mai soffermati a pensare che tutto quanto partoriscano le menti di questa gente ha un suono inquietante e sinistro? Sarà un caso? Sarà un caso che ogni volta costoro debbano poi “provare a spiegarsi”, a “ripulire” la tetraggine delle loro proposte?
Senza troppo approfondire, vuoi anche solo per evitare che la vescica ci esploda, quel che è chiaro (e infatti le polemiche sono già in corso) è che il DDL è orientato a legittimare ulteriormente l’attività della caccia, rendendo per chi la pratica un po’ più facile praticarla. Giocoforza, questo rende un po’ più difficile la vita degli animali cacciati, ivi compresi ungulati, anatidi e turdidi. La qual cosa, anche se non siete animalisti, ha un suo senso più generale. Ché la caccia è attività virile, patriottica, poetica, con tutta una sua apodittica dell’arma, una mitologia del campeggio (o del bivacco?), una poiesi della poiana. Attività per orgogliosi, la caccia, per gente fiera, gente di terra, di mare e dell’aria.
Mi sovviene forte e chiaro un vecchio film, che quasi nessuno ha visto: siamo nel 1997, e Maurizio Zaccaro gira Il carniere. Cercatelo.
Un altro piccolo tassello nero si aggiunge a un mosaico che a guardarlo da lontano ha il colore della pece. E intanto, poco più in là del mirino del fucile con canna ad anima liscia, il mondo si accartoccia (dall’ungulato al cingolato il passo è breve), come un giornale vecchio che si lancia nel falò acceso, dopo una lunga e stancate giornata passata a scuoiare pernici.

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